sabato 15 dicembre 2012

Etimologia Psicologica




                        








ETIMOLOGIA PSICOLOGICA


Con questo post non voglio altro che indirizzare sotto nuova luce quello che significano interiormente alcune delle parole che usiamo frequentemente. Precisiamo che le parole non fanno altro che descrivere dei processi puramente interni che si esteriorizzano nella vita di tutti i giorni, in interazione con gli altri umani e con tutte le cose che stanno fuori di noi e costituiscono la nostra esperienza percettiva. Sebbene le parole  tra una cultura e un’altra cambino nella pronuncia e nel suo significato e’ importante  il concetto psicologico  connesso a quella parola. Per cui e’ importante saper intendere il processo psicologico legato a quella precisa parola e a quello che veramente significa sotto un aspetto interno, che può dare un nuovo senso all’uso di alcune parole. Lo scopo di questo articolo non è altro che migliorare quello che chiamiamo qualità della vità o se preferiamo quello che io chiamo “qualità del percepirsi meglio con sé stessi” e conseguentemente con gli altri,con l’ambiente e con tutto quello che riguarda quello che sta fuori in noi. Con questo penso di essere stato chiaro e ora procediamo ai nuovi significati, tra loro collegati, che andrò ad esporre.


                   
Cuore: la parola cuore significa per l’appunto “frequenza che vibra” e possiamo dire che rientra tra le parole con un significato latino-greco più fedeli che ci siano rimaste. Infatti quando parliamo di cuore ci riferiamo alla vibrazione  e quanto più sentiremo vibrare questo cuore, scopriremo così l’autentica vibrazione di chi ci è vicino  e di tutte le altre cose che compongono l’ordinario. Mi riferisco quello a cui avete a che fare ogni giorno, animato o non animato che sia, perché dotato anch’esso di un cuore, e per l’appunto come sanno i fisici,  dotato di una vibrazione.

Speranza:  questa parola è la più oltraggiata di tutte. Si dice che  la  speranza significhi “tendere verso qualcosa” non ancora avvenuta, una sorta di “astratto e di molto vago” di cui però si sa  “la meta” e dove si vuole arrivare. La speranza non e’ altro che uno stato psicologico ma se vogliamo dare il corretto significato etimologico di speranza significa  “abbracciarsi” o giù di lì. Questa parola sta a significare quando una persona  usciva  dalla propria sicurezza (dal proprio cuore) e tutto veniva a crollare nella sua vita, ecco che lì allora doveva avere speranza, cioè doveva abbracciarsi, doveva tornare dentro di sé. Quindi abbracciarsi  per aver fiducia in sè stessi e che quella cosa verrà a sè. Si dice quindi che la speranza sia la qualità a noi più forte ma non e’ così, la speranza e’ solo un processo di intervento a quello che e’ l’insicurezza,dovuta a una debolezza  della persona che si e’ allontanata dal proprio centro di potere e ora ha bisogno di ritornare a sè, di abbracciarsi per l’appunto. Chiaro?

Perdono: se cerchiamo il significato della parola perdono leggeremo  parole come “condonare” o “donare”. Niente di più sbagliato perché questa radice e’ stata storpiata dai romani e dagli imperatori che cessavano la pena a cui si doveva infliggere al nemico. Un colpo di ascia sul corpo, saluti e baci! Buon viaggio nell’Ade. Invece il significato di perdono, pur quanto sentiamo questo sentimento reale e inequivocabile, non e’ quello come lo intendevano gli antichi romani ovvero “tu mi hai fatto un torto e per questo ora ti perdono!” (magari dopo averti dato 100 mazzate). No il significato di perdono  significa e indica quel processo di “sentire sé stessi”. Dire “io ti perdono” con il significato di “condonare” “donare”, non c’entra una mazza! Allora facciamo un pò di chiarezza. Questo termine “perdono” si usava solo e quando una persona  perdeva sè stesso e di conseguenza era anche un male per tutta la comunità; ed ecco che  solo sentendosi, poteva ora perdonarsi e di conseguenza  cercare perdono negli altri, i quali avevano subito la sua fuoriuscita in casa sua (da sé stesso e dal suo cuore) rendendolo un soggetto pericoloso, non solo per sè stesso ma perfino per gli altri. Quindi dire “io mi perdono” invece“ ti chiedo perdono” e’ un processo molto più forte! Sapete, no? Quando le  persone si perdono? Quanto più si perdono fanno tanto male a sé stessi e agli altri. Questo c’è chiaro e solo quando entreranno in casa loro potranno “perdonare”, donarsi a sé. Solo allora possono entrare in casa loro. Quindi il significato della parola perdono sta a significare questo processo di ritornare a “sentire sé stessi”

Lasciare:   Questa parola nella nostra lingua significa  letteralmente “lasciare” o “sciogliere”.  Ma cosa intendiamo per lasciare se non un processo psicologico che  ti faceva dire che avevi prima una cosa, la possedevi, eri tua e ora la devi lasciare scorrere via, così come una barchetta di carta segue il lago. C’è da dire che con questo termine si intendono molte cose come a lasciare degli oggetti fisici o per lasciare persone. Quindi e’ un  termine  importante (come processo psicologico),se non fondamentale, che riguarda tutta la nostra vita! Sapete? Lasciare il proprio genitore morente, lasciare la fidanzata che non ci sopporta più,  lasciare  stare le persone in pace, lasciarsi stare  che questo può significare abbandonarsi, avere fiducia, scorrere o questo termine può significare anche frivolezza e altro. Quindi vediamo quanti connotazioni e processi indica la parola “lasciare” che significa anche permettere ed e’ proprio questo il termine esatto di lasciare. Lasciare non significa “sciogliere o allontanare” ma significa “permettere”. E’ proprio quando che permettete  a voi stessi che potete lasciare, che lasciate veramente! Ci sono frasi magiche come “permettiti di lasciare” che non ne’ altro che un rafforzativo ma e’ una parola forte perchè ti rimanda al vero significato di lasciare, per l’appunto “permettere” e “permettersi”. Capite ora capendo questa parola così importante nelle vostre vite e che incide praticamente in tutto quello in cui riuscirete ad andare avanti. Lascerete davvero, solo se lo permetterete dentro di voi, se no sarete costretti a lasciare e questo succederà perchè ci saranno delle condizioni in cui voi stessi vi incastrate da soli perché  non riuscite a vedere cosa vi capita intorno. Cerchiamo di spiegare cosa significa il termine vedere dunque.

Vedere: quando si parla di vedere si intende spesso il processo fisico di percepire con gli occhi e significa proprio questo. Vedere invece non sta in quel processo deputato agli occhi, per quanto gli occhi ci servano per discriminare forma,colori, proporzioni e per orientarci con il corpo  in questa grafica tridimensionale,chiamata vita. Vedere è invece un processo che riguarda il cuore e  significa  “leggere”. Per l’appunto riesci a “leggere” e quindi a “vedere” solo quando hai accesso al  tuo cuore, quindi più senti la vibrazione del tuo cuore più riesci a vedere e di conseguenza a leggere te stesso e gli altri. Solo così riuscirai a leggere quello che poi ti si rinvia  dentro, quando capti quegli ammassi di energia informe che ti ritornano in persone, figure,montagne, situazioni, guerre, tutto quello che vuoi. Ma una volta che riuscirai davvero a vedere o meglio a leggere questo, ti sarà chiaro e allora solo lì si può permettere di lasciare. Chiaro?

Salutare: significa volgersi in segno di saluto verso l'altro e quindi augurargli il buon giorno, niente di più bello che si possa mai fare, se questo termine fosse applicato con tutta la saggezza contenente questa frase, rimasta precisa e fedele a quello che significa. Salutare appunto significa inchinarsi all’altro, volgendosi in senso di rispetto, augurandogli felicità e prosperità! Non è forse il gesto o, se vogliamo, il processo psicologico migliore che mai potremmo fare all’altro? Salutiamo, salutiamo sempre ma non  attuiamo mai questo processo e potremmo tra questi saluti come “ciao” “buongiorno” “buona giornata” comprenderne altri, se vogliamo, alternativi del mondo indiano (sapete tutti questi che fanno meditazione, leggono Osho, vanno dal guru di turno ect) e quindi mi riferisco a saluti come “namastè” o chissà quali. Quello che avete fatto non è altro che cambiarvi pettinatura o  indossare un’altro vestito per farvi sembrare più buoni o più spirituali o chissà cosa! Ma il succo, la sostanza vera non e’ cambiata di un centimetro e quindi vi dico che se volete veramente Salutare con la S maiuscola dovete attuare questo processo con tutto il suo significato, fortunatamente  rimasto intatto. Questo processo di augurio del bene all’altro vi sarà comunque rimandato e inizierete davvero a salutare,lo potrete fare come facevate comunemente e con la stessa distrazione di prima. Non conta con quale maniera si esteriorizzi quello che e’ importante è la misura della vostra consapevolezza nel farlo. Per ora è tutto. "Nuova etimologia della lingua italiana" alla prossima puntata. Grazie!

3 commenti:

  1. Denaro.
    Per prendere in considerazione questa parola dovremmo esaminarne un'altra, vale a dire pagare. Di per sè il denaro non ha alcun valore se non quando messo in circolo pagando.
    Pagare: [lat. pacare "quietare"] Dare ad altri il denaro dovuto per una prestazione. Una prestazione viene fornita a scapito dell'energia della persona che la fornisce. Quindi il denaro rappresenta l'energia del lavoratore.
    Ora esaminiamo la costituzione del nostro Paese:
    "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro."
    Di per se è corretto, ma allora tutto il nostro ordinamento bancario è incostituzionale.
    Il motivo è semplice si appropria dell'energia dei lavoratori senza dare niente in cambio.
    E' un parassita che si nutre alle spalle della gente. Se tutte le persone richiedessero i propri soldi (la propria energia) alle banche scoprirebbero che questa non c'è più. Non potrebbero riaverla. Da qui si nota che il famoso debito pubblico e lo spread non sono altro che i fantasmi emessi dai parassiti di cui sopra. La vera riforma dovrebbe essere un ripensamento di tutto il sistema economico e non solamente tagli ai servizi mascherati come tagli alla spesa pubblica.
    Yagannath

    RispondiElimina
  2. Salve,
    non riesco a capire da dove sia emerso il significato etimologico della parola "speranza": abbracciarsi?
    Grazie

    RispondiElimina
  3. Salve,
    non riesco a capire da dove sia emerso il significato etimologico della parola "speranza": abbracciarsi?
    Grazie

    RispondiElimina