Quando si parla
Riusciamo a sapere quando parliamo tutto il significato delle parole che adoperiamo? Mi chiedo quando leggo i giornali, leggo i blog o vado sui social network come facebook o forum vari se quando si parla si usano le giuste parole ed è anche questo il motivo come si vede in stampa, quando certi giornalisti usano delle parole anziche' altre veicolando così tutto il senso di quello che vogliono comunicare; quindi spesso i giornali sono truccati o meglio lo sono in piccola parte, perche' anche con semplici parole possono veicolare tutto il senso di un discorso, agendo così incoscientemente sull'opinione altrui . Abbiamo certi psicologi della comunicazione, certi scienziati della comunicazione che lavorano giunti affinche' si garantisca una corretta quanto mirata comunicazione alla Tv, nei giornali e in tutto quello che lo Stato vuole propinare alla povera gente, spesso ignorante e che alla fine non vuole altro che vinca la propria squadra del cuore, sapete la champions o quando si seguono quelle squadre nazionali per il titolo europeo o mondiale? Diciamo che un pò questa scarsita' nell'adoperare giuste parole lo abbiamo voluto noi e se ora abbiamo debellato per grande parte l'analfabetizzazione, ne è cresciuta un'altra altrettanto analfabeta dove non e' più il fatto di scrivere o leggere quello che risulta carente, bensì la sua parola pragmatica nell'uso di tutti i giorni e quindi quando diciamo padre o diciamo papà, vogliamo dire due cose differenti seppur simili. La parola Padre significa dio con noi e si riferisce anche a un senso biblico collegato alla parola Dio come tutti sappiamo mentre la parola papà come sapete bene attiene a un significato molto materno e si e' creata in alternativa alla parola mamma che sono le prime fasi di lallazione del bambino in cui sperimenta parole , come ma pa ga ra ect, queste lallazioni hanno creato le parole mamma e papà così come in altre parti del mondo abbiamo bene o male lo stesso suono consonantico e vocalico, quindi quando ci riferiamo a questi due termini dovremmo stare attenti a che senso vogliamo veicolare, non credo che a un certo punto vi svegliereste per chiamare vostro padre per l'appunto "padre"? Quando non facevate che chiamarlo papà, capito? Facendo così non gli darete che un altra funzione, una funzione più profonda e più grande di quello che anche lui, il nostro genitore, si aspettava. Vi sembra ludico? Vi diverte? Oh ma che cosa carina che sto dicendo vero? Eppure dovreste saperlo e non faccio che dire qualcosa di assolutamente scontato, e allora perche' non lo verificate empiricamente nella vostra vita con questo semplice esercizio che vi propongo? Andate dal vostro genitore e chiamatelo Padre e sentite che sensazione vi suscita nel fatto che lui vi ha ascoltati, perche' a lui potrebbe sicuramente dare un effetto strano per come lo avete chiamato questa volta. Mentre quelli di voi, magari i più biblici o chissà per quali motivi vi hanno abituato a chiamare il vostro papà "Padre", provate a chiamarlo papà e vedete che effetti vi suscita dire questa parola diversa. Tutto questo per dire cosa? Semplicemente che quando adoperiamo le parole dovremmo stare accorti ad utilizzarle anche nel modo più semplice perche' in ogni frase vi e' insita una dotazione di senso tanto profonda che vi e' inconscia e quindi sebbene non siate consapevoli delle parole che usiate tutti i giorni, in realtà non fate che adoperare quella stratificazione di senso che fa parte di voi e che vuole mostrarvi nient'altro che il vostro modo di parlare con tutti i significati che usate nei confronti degli altri e che in realtà non fanno che parlare a voi stessi con significati ben precisi; che se li cercate, potreste arrivare perfino alla radice di certi vostri problemi o situazioni irrisolte con voi stessi, specialmente quando andate dall'altro a giudicare, a sparlare o a dire il falso. Detto questo spero che questo mio primo articolo vi sia piaciuto e vi dico grazie. Non faccio altro che invitarvi alla prossima lettura del mio articolo successivo. Buona giornata, ciao.
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